Dario Frare – Maestro Vetraio

Mi chiamo Dario Frare, abito e lavoro a Murano, isola in cui porto avanti la professione di Maestro vetraio nel settore della lavorazione a lume. Sono figlio d’arte, ho affiancato mio padre sin da bambino, imparando dai suoi gesti e seguendo il suo esempio, rubando co l’ocio, si dice da noi, carpendo con lo sguardo.

Dopo gli studi superiori presso l’Istituto d’Arte, cui sono riconoscente per l’impostazione che mi hanno dato nel disegno a mano libera, senza dubbio risorsa importantissima anche nella scultura a lume a livello di familiarità con proporzioni e anatomia, mi sono dedicato a tempo pieno al vetro, entrando a pieno regime nell’azienda familiare.

Negli anni, grazie ad impegno, dedizione e curiosità nel rapportarmi con gli altri Maestri, sono maturato professionalmente e ho avuto modo di definire alcuni filoni produttivi: animali, esotici e lagunari, pagliacci, figure appartenenti all’ambito etnico e culturale dei Masai africani, delle geishe giapponesi, dei rabbini e di semplici fedeli di regione ebraica e dei pellerossa americani, riproduzione su commissione di personaggi noti e individui comuni, rappresentazioni che fondono la figura umana e l’elemento astratto e geometrico.

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La lavorazione del vetro a Murano

La tradizione vetraria muranese, che muove i primi passi nel 1292 con l’editto della Serenissima che concentrò le fornaci in questa piccola, incantevole isola, è da secoli ormai sinonimo di alta qualità esecutiva e approfondita ricerca espressiva.

Nonostante i periodi di crisi ciclicamente intercorsi durante questo lungo arco di tempo, l’ultimo dei quali, iniziato nel 2008, assai recente, la produzione di vetro artistico a Murano non solo non si è mai interrotta ma non ha mai smesso di porsi come eccellenza a livello internazionale.

I principali indirizzi che Maestri e artigiani del vetro seguono nella loro attività creativa quotidiana sono quelli della lavorazione in fornace, tramite la procedura della soffiatura o quella della scultura massiccia o a massello, e della lavorazione a lume, incentrata sull’utilizzo di un cannello a gas e anche in questo caso suddivisa nelle possibilità di soffio e di sviluppo di corpi pieni.

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